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L´utilità dell´associazionismo per la pratica sportiva. L´Acsi di Pisa per una nuova legge sullo sport

17-02-2014 18:23 - News Generiche
Di seguito l´intervento di Luca Malucchi, presidente del Comitato provinciale Acsi di Pisa, durante il convegno "Il Cuore: questo amico da conoscere e da proteggere", organizzato dall´Associazione Pisana Amici del Cuore e dall´Associazione Centri Sportivi Italiani di Pisa (Acsi) a sostegno della Campagna "Per il Tuo cuore", volta a sostenere la ricerca cardiovascolare. Il convegno si è svolto lo scorso 16 febbraio nell´Aula Giovanni Gronchi della Tenuta di San Rossore di Pisa.

«Con la crisi vengono al pettine i problemi strutturali dello sport in Italia: lo stato non si occupa dello sport di base, le Regioni e gli Enti Locali non hanno gli strumenti e i fondi necessari, le poche leggi e normative di settore non aiutano lo sviluppo delle attività sul territorio. Il mondo sportivo organizzato nel Comitato Olimpico viene lasciato da solo a fronteggiare le attuali difficoltà. L´associazionismo sportivo, vero motore della promozione sportiva in Italia, che ha come obiettivo principale la promozione dello "Sport per Tutti", oggi denuncia le crescenti difficoltà per affrontare i mille problemi quotidiani e svolgere, allo stesso tempo, un ruolo sociale per la salute, l´educazione, la diffusione di sani stili di vita, l´integrazione, la socializzazione.
Noi sosteniamo che le attività sportive sul territorio migliorano l´aspetto delle nostre città e, grazie allo spirito democratico che sostiene l´essenza dell´associazionismo sportivo, rappresentano una scuola di cittadinanza e di partecipazione.
La pratica motoria e sportiva per tutti è un bene di interesse comune ed un valore sociale, principio dell´associazionismo sportivo indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall´Unione Europea nel 2007.
Le società sportive non possono più contare da tempo sul sostegno delle sponsorizzazioni delle piccole imprese, sui finanziamenti o sulle agevolazioni degli Enti Locali. I costi delle attività sono tutti sulle spalle dei praticanti e delle famiglie, che spesso non sono più in grado di sopportarli.
Cresce così il disagio e l´allarme delle società sportive di base, raccolto e rilanciato dagli Enti di promozione sportiva come l´ACSI.
Affinché l´associazionismo sportivo possa svolgere un ruolo sempre più determinante per la diffusione della pratica sportiva di base, riteniamo, come pubblicato recentemente dal coordinamento degli enti aderenti a "Dare Voce allo Sport", che sia necessario proporre le seguenti proposte in ambito normativo che, a costo praticamente zero per la pubblica amministrazione, possono aiutare le società sportive a rilanciarsi e continuare ad assicurare la loro preziosa attività sul territorio:
1. Lo sport per tutti svolge finalità sociali ed ha l´obiettivo di migliorare la salute: è necessario semplificare e sburocratizzare procedure complesse, risolvendo il problema delle certificazioni a titolo oneroso ivi comprese quelle medico-specialistiche per attività ludico-motorie e non agonistiche.  
2. Riconoscimento dell´attività sportiva come "Bene di interesse comune" e diritto con dignità costituzionale, così come indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall´Unione Europea nel 2007.  
3. Riconoscimento del "Valore sociale dello Sport" nelle leggi di settore, a partire dai Piani Sanitari Nazionali e Regionali e dalla legge istitutiva delle Fondazioni Bancarie. 
4. Sostituire la consuetudine delle gare d´appalto al massimo ribasso per la gestione degli impianti sportivi pubblici con l´affermazione di criteri fissati in Convenzioni o procedure concorsuali, capaci di valorizzare la qualità del volontariato e dell´associazionismo sportivo attivo sul territorio.  
5. Premialità del "valore sociale" delle attività svolte dalle ASD, Associazioni Sportive Dilettantistiche, con particolare riferimento alle attività di Inclusione, a quelle per le persone anziane e a quelle rivolte alla cura di determinate patologie. 
6. Provvedimenti urbanistici che consentano un nuovo sviluppo dell´impiantistica sportiva e facilitino gli interventi di manutenzione e riqualificazione operati dal non profit sportivo. 
7. Salvaguardia delle facilitazioni fiscali per le ASD, come presupposto per il loro funzionamento e il loro sviluppo sul territorio.
8. Introduzione della limitazione di responsabilità civile per le ASD, insieme all´introduzione di normative e regolamenti di semplificazione burocratica e fiscale. 
9. Riconoscimento del volontariato sportivo, accesso ai Centri di Servizio del Volontariato per la formazione dei volontari, possibilità di utilizzare i giovani del servizio civile con esplicito riferimento da parte della legge 64/2001. 
10. Garanzia della proprietà dei diritti sulla comunicazione e sul marchio per gli eventi proposti dalle ASD, raccogliendo in tal senso una pressione che sta crescendo in Europa proprio da parte di associazioni sportive di base. 
11. Riconoscimento delle attività formative svolte dalle ASD. 
12. Riconoscimento all´attività formativa e vivaistica svolta dalle ASD nei confronti dei giovani talenti che proseguono nella carriera professionistica. Questo riconoscimento andrà sostenuto dalle società professionistiche nei confronti delle ASD di provenienza dei giovani talenti.
13. Bonus fiscale destinato alle famiglie per la pratica sportiva non professionistica, agonistica e non agonistica.
Un´immagine del congresso "Il Cuore: questo amico da conoscere e da proteggere"

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