L´obbligo della tranquillità nella sicurezza. Decreto Balduzzi e Certificati

12-08-2013 10:31 -

Defibrillatori e personale formato per l´uso saranno imposti per legge a tutte le società sportive, dilettantistiche e professionistiche. Ugualmente un vincolo normativo riguarderà il controllo medico per gli studenti, giovani e chiunque svolga attività fisico-sportiva organizzata dal CONI e dalle società affiliate: Federazioni e Enti di Promozione Sportiva.Con il decreto del fare via l´obbligo di certificazione. Passato un emendamento che rivede il sistema di certificazioni voluto dall´ex ministro alla Salute Balduzzi. Nelle società occidentali le cause di morte per problemi cardiocircolatori sono da decenni tra le prime cause per l´alta frequenza con cui accadono. Precisamente l´arresto Cardiocircolatorio (ACC), quando il cuore cessa le proprie funzioni, accade a 60.000 mila persone ogni anno in Italia. Tale evento spesso avviene senza una sintomatologia anticipatrice, rendendo troppo spesso inefficaci i soccorsi.Il decreto, approvato lo scorso 24 aprile, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 169 del 20 luglio 2013, conferma il contenuto del Dl Sviluppo del governo Monti, sull´estensione dell´obbligatorietà della presenza di defibrillatore semiautomatico a tutte le società dilettantistiche e professionistiche, e la necessaria visita medica per chiunque svolga attività sportiva amatoriale. L´intento è quello di contrastare eventi luttuosi.Scientificamente è sicuro il principio che l´attività fisica regolare è in grado di ridurre l´incidenza di eventi correlati alla malattia cardiaca coronarica, tuttavia l´attività fisica rappresenta di per sé un possibile rischio di arresto cardiocircolatorio, quindi nei luoghi dove si pratica attività sportiva, agonistica o no, è importante, e può essere vitale, la tutela verso chi pratica discipline sportive, tramite una serie di raccomandazioni e strumenti facilmente attuabili per garantire maggiori percentuali di sopravvivenza, che se tempestivamente attivati possono far aumentare del 30% le possibilità di sopravvivenza.In particolare il defibrillatore è efficace se messo in azione entro 5 minuti dall´incidente, naturalmente da personale adeguatamente formato e certificato all´utilizzo, anche non sanitario. I corsi di formazione possono essere seguiti nei Centri accreditati dalle singole regioni.I defibrillatori automatici esterni (DAE) presenti sul mercato svolgono il compito di diagnosi, permettendo al personale di effettuare unicamente le procedure di defibrillazione con prestazioni efficaci quando ogni secondo è prezioso. Inoltre il DAE in dotazione dovrà essere integrato con il sistema di allarme sanitario al 118, rispetto i principi della "Catena della Sopravvivenza", permettendo l´attivazione di tutto un sistema di salvaguardia sanitario.I DAE dovranno essere sottoposti a verifiche, controlli e manutenzioni regolari, e gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico (la spesa parte da una base di 700 euro); sono possibili anche convenzioni con Aziende Sanitarie.Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche 6.La certificazione medica per l´attività sportiva non agonistica sarà obbligatoria per gli studenti che svolgono attività fisico-sportive coordinate dagli Istituti per insegnamento in mansioni parascolastiche; analogamente i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi in tutte le fasi locali che precedono i livelli nazionali. Identico obbligo lo hanno le persone che svolgono attività sportive organizzate dal CONI, o da società affiliate alle Federazioni e agli Enti di promozione sportiva, che seppur non considerati atleti sportivi in competizioni devono sottoporsi a un controllo medico annuale effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport.La visita medica non potrà escludere la pressione sanguigna e un elettrocardiogramma a riposo. Accertamenti diagnostici più minuziosi e regole più rigorose sono previste per chi partecipa ad attività ad elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche oltre i 20 km e altre discipline altrettanto impegnative a livello fisico.

In allegato:
Testo della Gazzetta Ufficiale 169
Circolare CONI su certificati medici e defibrillatori

Fonte: www.acsi.it